Bahrain

19,6

Location

13,2

Freedom

18,4

Lifestyle

22

Taxation

10,7

Expat

22,3

Business

18

Family

18,7

Retirement

17,5

Future

Punteggio Finale: 160,4

GV Rank: 18th

Location Beauty Safety Pollution Services GV Total
3,7
4,9
2,8
4,7
3,5
19,6
Freedom Democracy Economic Speech Justice GV Total
1,3
4,4
1,1
3,9
2,5
13,2
Lifestyle Quality Cost Happiness Education GV Total
4,2
2,1
3,9
4,2
4
18,4
Taxation Rate System Black List Agreement GV Total
5
5
2,9
4,6
4,5
22
Expat Passport Residence Citizenship Duties GV Total
3
3,5
1
1,2
2
10,7
Business Economic System Service Justice GV Total
4,4
5
4,7
3,9
4,3
22,3
Family Education Healtcare Safety Family GV Total
4,2
4
4,9
1,9
3
18
Retirement Safety Retirement Healtcare Quality GV Total
4,9
2,6
4
4,2
3
18,7
Future Innovation Peace Enviroment Economic GV Total
3
2,8
3,3
4,4
4
17,5

Panoramica del Paese

Il Bahrein (o Bahrain, che in arabo significa “i due mari”) è un piccolo Stato situato su un arcipelago di 33 isole vicino alle coste occidentali del Golfo Persico. La capitale è Manama e la lingua ufficiale è l'arabo. L'isola più importante è appunto Bahrein, ma vi sono altre due isole maggiori (Sitrah e Muharraq) e altre isolette più piccole. Il Bahrain è diventato un regno nel 2002, dopo essere stato a lungo un emirato ed è oggi una monarchia costituzionale di carattere autoritario. L’economia si basa essenzialmente sul petrolio e sull’estrazione di perle, ma negli ultimi anni il governo sta cercando di attirare gli investimenti esteri e favorire la finanza al fine di diversificare le entrate e a causa della sua tassazione nulla è stata a lungo considerato un paradiso fiscale. Da qualche anno organizza anche un Gran Premio di Formula 1. Il Paese è governato in maniera assolutistica ed è stato più volte criticato in sede internazionale per il costante ricorso alla tortura nelle carceri e per la violazione sistematica dei diritti umani e in certi casi anche per la violazione del diritto di difesa in giudizio. Vige anche la pena di morte. Nonostante questo, il Paese si mostra piuttosto tollerante verso gli stranieri, tant’è che ben il 40% della popolazione è immigrata dall’estero (soprattutto dall’Asia). Il clima è arido, le piogge sono molto scarse (il Paese non dispone di proprie riserve di acqua, che importa sistematicamente dall’estero) e il Paese è per la maggio parte desertico, se si escludono le metropoli abitate; di conseguenza, la temperatura può raggiungere anche i 50 gradi nei mesi più caldi.

Location

Il Bahrain è un Paese in forte sviluppo urbanistico, sulla falsa riga di quanto sta già accadendo in altri Paesi similari ( EAU). Il clima caldo e torrido, unito all’ambiente perlopiù desertico, creano un paradosso che alterna aree vuote e desertiche a centri urbani estremamente sviluppati. In compenso, i servizi pubblici sono eccellenti e il Paese è anche considerato tra i più sicuri al mondo, vantando una bassissima percentuale di criminalità.

Freedom

In quanto Paese autoritario, il Bahrain non è il posto ideale dove aspirare alla libertà di parola o a quella personale. Gli episodi di tortura, violazione dei diritti umani e del diritto di difesa sono già stati denunciati più volte in sede internazionale. In compenso, l’interesse per gli investimenti dall’estero rende il Paese piuttosto tollerante verso gli stranieri che portano capitale e lavoro nel Paese, a patto che non contestino il regime. Il Bahrain resta comunque un Paese con un ottimo index di libertà economica.

Lifestyle

Il Paese ha un costo della vita piuttosto alto, ben sopra la media dei Paesi limitrofi; altrettanto alta è però anche la qualità della vita e dei servizi pubblici, comprese le scuole e le università. L’indice di felicità è di conseguenza sopra la media. Il tutto va sempre comunque visto nell’ottica di un Paese un po’ “rigido”.

Taxation

Se si esclude l’imposta sui consumi (IVA), oggi al 10% e una tassazione sul lavoro dipendente intorno al 12%, in Bahrain non esiste la tassazione né sulle persone fisiche né sulle società (con la sola esclusione delle società petrolifere, tassate al 35%). Il Bahrain è dunque di fatto un paradiso fiscale. Dal 2018, però, a seguito dell’impegno nella stipula di accordi di scambio di informazioni con i Paesi, si è uniformato agli standard OCSE ed è stato tolto dalla Black List dei Paesi non collaborativi, mentre rimane inserita in quella sulla presunzione di residenza. Tuttavia, il sistema di vigilanza del Paese presenta ancora alcune criticità per via di una generale mancanza di trasparenza: le autorità non sono legittimate ad acquisire informazioni di natura contabile e fiscale dai contribuenti e l’invio delle informazioni finalizzate allo scambio avvengono generalmente solo col consenso del contribuente locale.

Expat

Il Bahrain non è certo il posto ideale dove sperare di ottenere facilmente un permesso di residenza né tantomeno la cittadinanza. Ottenere la residenza permanente comporta investimenti piuttosto onerosi, mentre la cittadinanza è esclusa del tutto. Non è peraltro prevista la doppia cittadinanza, se non per gli abitanti di alcuni Paesi dell’area del Golfo.

Business

Nonostante il governo autoritario, dal punto di vista della libertà economica e delle opportunità di business il Bahrain è estremamente libero e all’avanguardia e può fornire ottime opportunità soprattutto per investitori stranieri, molto incoraggiati dal Governo (che cerca di attirare capitali esteri per emanciparsi dalla dipendenza dal petrolio) anche attraverso vere e proprie strutture istituzionali che aiutano gli stranieri ad aprire società e investire nel Paese.

Family

I servizi pubblici, le scuole e la sanità in Bahrain sono di livello eccellente; tuttavia, può non costituire il posto ideale per una famiglia, per via delle restrizioni sociali e dei limiti alla libertà di parola; non gode infatti di un buon rating nel “family friendly index”.

Retirement

Anche per i pensionati, il Bahrain può essere una buona scelta per via dell’eccellenza dei servizi, soprattutto sanitari e di trasporto; il costo della vita molto alto però può incidere negativamente sulla scelta.

Future

Il Paese è sicuramente molto proiettato al futuro, come dimostrano i recenti investimenti in settori alternativi all’estrazione petrolifera e i numerosi progetti industriali in elaborazione; appare anche discretamente attento alle questioni ambientali. Si trova tuttavia in una zona geopoliticamente sensibile, che potrebbe condizionarne la crescita e le collaborazioni internazionali.

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