Criptovalute e Paesi crypto-friendly: la Guida alle destinazioni ottimali per investire e trasferirsi

moneta crypto

Da quando le criptovalute hanno fatto la loro comparsa nel 2009, il loro utilizzo è cresciuto in modo costante. Tuttavia, non tutti i Paesi le accolgono a braccia aperte.

In questo articolo presentiamo, sinteticamente, le migliori destinazioni globali per investire e trasferirsi nel mondo delle criptovalute, considerando le politiche fiscali e le opportunità di investimento.

L'approccio dei Paesi alle politiche sulle criptovalute

Nel mondo non è presente una disciplina comune e le persone sono sempre di più alla ricerca di Paesi con le migliori condizioni civilistico-fiscali o dove poter spendere, utilizzare, custodire o investire le proprie crypto.

Non esiste una politica uniforme nella tassazione delle criptovalute e i diversi Paesi adottano approcci diversi: vi sono Paesi che le considerano alla stregua di valute estere, mentre altri le assimilano a beni e applicano l’IVA sulle transazioni; Stati che applicano il capital gain e Stati che non tassano questa eventualità; Nazioni che tassano i patrimoni e altri no.

Vi sono Paesi che hanno un approccio più permissivo, compreso l’ecosistema finanziario, e altri in cui ci sono addirittura alcuni divieti.

È importante, quindi, conoscere quali Stati sono maggiormente crypto-friendly in base alle differenti esigenze di ogni persona.

Bisogna anche ricordare che, a volte, potrebbe essere necessario trasferirsi in un determinato Paese per godere delle agevolazioni presenti.

Principali tipologie di tassazione sulle criptovalute

Scambi di criptovalute

Incluso il trading tra criptovalute o lo scambio con fiat.

Transazioni con criptovalute

L'invio di criptovaluta tra soggetti per acquistare prodotti o servizi (Crypto Payments).

Reddito da criptovaluta

Come, ad esempio: capital gain, interessi, ecc.

Politiche fiscali e opportunità di investimento

Ci sono anche Paesi che hanno creato altri incentivi per gli investitori in criptovalute affinché avviino le operazioni all’interno delle loro giurisdizioni o paghino i servizi di immigrazione con Bitcoin (alcuni Paesi ora accettano il pagamento in Bitcoin per i programmi rivolti a ottenere la cittadinanza).

Ecco ora un breve, ma non esaustivo, elenco dei principali Paesi crypto-friendly:

Qui di seguito alcune brevissime informazioni su 3 di questi Paesi: nel caso fossi interessato puoi scriverci per maggiori informazioni.

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La Svizzera sta gradualmente progredendo verso la costruzione di una “Crypto Nation” attirando aziende e investitori da tutto il mondo.
È stata insieme a Malta il primo Paese a normare la fattispecie.

Si segnalano due hub crytpo: uno a Lugano nel Canton Ticino e l’altro a Zug nell’omonimo Cantone. In quest’ultimo ha anche sede Ethereum, mentre a Lugano vi sono diverse presenze in campo crypto: 

  • c’è un’importante presenza di Tether;
  • c’è una blockchain pubblica locale;
  • c’è una crypto del luogo;
  • è stato emesso il LUGA coin;
  • ogni anno viene svolto il famoso evento Plan B;
  • è presente anche un crypto-consolato di El Salvador.

Sia a Lugano che a Zug si possono pagare le imposte in crypto (a Lugano senza limiti).

La Svizzera classifica la criptovaluta come un bene patrimoniale privato, quindi significa che gli investitori privati ​​sono esentati dal pagamento delle imposte sulle plusvalenze sulle criptovalute.

El Salvador è il primo Paese al mondo ad aver adottato il Bitcoin come moneta avente corso legale. Inoltre, il Presidente Bukele ha trasformato un Paese tra i più pericolosi al mondo in una Nazione sicura e proiettata nel futuro. Il Paese investe regolarmente in BTC come riserva nazionale.

Negli ultimi anni, questo piccolo Paese ha approvato una serie di regolamenti pro-crypto per stabilire la sua posizione di precursore tra i Paesi crypto-friendly, costituendo un’enorme calamita sia per le società di criptovaluta che per gli investitori.

La nuova legge di El Salvador (c.d. “Bitcoin Law“) consente ai cittadini del Paese di pagare in Bitcoin beni, servizi e imposte. Sotto il profilo fiscale la plusvalenza (eventuale) derivante dallo scambio di denaro non è soggetta a tassazione.

Il governo sta progettando di lanciare un portafogli digitale, il “Chivo”, nonché la costruzione di una città attraverso le valute virtuali, “Bitcoin City”, che sarà alimentata da energia geotermica e non avrà alcuna imposta sul reddito, sulla proprietà e sulle plusvalenze.

Per incoraggiare gli investimenti esteri, il governo di El Salvador ha anche esentato gli investitori stranieri in criptovalute dal pagamento dell’imposta sul reddito e dell’imposta sulle plusvalenze su Bitcoin.

Infine, il Paese ha annunciato il programma El Salvador Golden Visa, secondo cui sarà concessa la residenza permanente immediata agli investitori in criptovalute che soddisfino i requisiti minimi richiesti dal programma di investimento; lo stesso CBI PROGRAM potrà essere pagato in Bitcoin.

Sappiamo bene che le leggi fiscali rendono Malta un’enorme attrazione per le persone che vogliono trasferirsi in questa Nazione, attraverso il programma di cittadinanza maltese e/o attraverso la residenza a Malta.

Malta è inoltre uno dei Paesi al mondo più favorevoli alle criptovalute.

Da quando la legge maltese sulla tecnologia blockchain e sulla criptovaluta è stata approvata, nel 2018, il Paese ha consolidato la sua posizione di paradiso fiscale per le criptovalute, guadagnandosi il titolo di “Blockchain Island”.

Il governo maltese classifica le criptovalute come “unità di conto, mezzo di scambio o riserva di valore”.

La tassazione sulle plusvalenze realizzate a fronte di investimenti in valute virtuali a lungo termine non viene applicata.
A Malta, l’IVA non viene applicata nemmeno sulla vendita e sull’acquisto di criptovalute.

L’investimento in criptovaluta, quindi, è esentasse sia per le imposte dirette che per le imposte indirette.

Tuttavia, se sei coinvolto nel trading quotidiano di criptovalute, verrà applicata una tassazione, in modo simile al caso del trading giornaliero nel mercato azionario.

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Conclusioni

Nonostante la sua crescente popolarità, non tutti i Paesi condividono lo stesso approccio amichevole nei confronti delle criptovalute dei Paesi appena citati.

Alcuni sono addirittura decisamente ostili; tuttavia, è importante citarne alcuni sia per evitarli sia per monitorarli in caso di apertura della propria disciplina in favore delle cryptovalute.

I Paesi meno crypto-friendly al mondo, alcuni per i divieti altri per le imposte, sono:

Le dinamiche globali, da monitorare costantemente, riguardanti i pagamenti, le transazioni, la vendita e il trading di criptovalute sono in costante evoluzione, così come diverse sono le posizioni dei vari Paesi per regolare la fiscalità e la tassazione delle criptovalute, con possibili aperture o chiusure dei governi per favorire o scoraggiare gli investimenti in criptovalute.

In uno scenario estremamente dinamico e complesso possiamo essere il tuo supporto per delle scelte consapevoli e ragionate.

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