Perché trasferirsi a Singapore?

Nel nuovo contesto mondiale estremamente globalizzato, dove la possibilità di trasferirsi e aprirsi ai mercati esteri è diventata per molti non solo un’opportunità, ma una necessità, conoscere le numerose realtà estere non solo dal punto di vista della realtà sociale e dei servizi che offre, ma anche da quello delle opportunità di business e delle eventuali agevolazioni fiscali, è diventato assolutamente indispensabile al fine di individuare il Paese più adatto alle proprie esigenze personali, familiari e lavorative.

Negli ultimi decenni, la “decentralizzazione” dei punti strategici del mondo da un mondo europocentrico ad uno più variegato, dove si assiste ad un gran numero di Paesi emergenti che sono stati capaci di investire in modo razionale e lungimirante le proprie risorse per diventare veri e propri punti di riferimento sia dal punto di vista della qualità dei servizi che delle opportunità di business, ha portato alla nascita e allo sviluppo di nuovi Paesi che, da posizioni secondarie e subalterne, sono stati capaci di venire alla ribalta e cambiare totalmente le loro prospettive future.

Tra di essi, un esempio molto interessante è stato offerto dalle cosiddette “tigri asiatiche”, tra le quali spicca senza ombra di dubbio Singapore.

Singapore: storia della principale tigre dell’Asia

Singapore è a tutti gli effetti una “Città Stato” composta da una grande metropoli e da una cinquantina di isole limitrofe, situate nel sud-est asiatico. Per via della sua posizione strategica, capace di fungere da crocevia delle linee commerciali che dall’Europa portavano nell’est del mondo, il territorio di Singapore è stato a lungo conteso dalla colonizzazione europea, prima portoghese, poi olandese e infine inglese. L’attrattiva del luogo soprattutto dal punto di vista commerciale favorì la progressiva creazione di un centro cittadino attorno al porto commerciale che verso la fine del 1800 raggiungeva quasi le 100.000 persone.

Passata poi dal dominio giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale, tornerà sotto il dominio inglese come colonia autonoma nel 1959, per poi essere annessa alla Malesia e infine tornare indipendente nel 1965.

Da allora, la Città Stato ha vissuto una lenta ma inesorabile crescita sia urbanistica che economica, grazie al forte supporto del governo centrale e alle numerose agevolazioni offerte ad imprese e investitori disposti a portare ricchezza e lavoro nel Paese.

L’oculata gestione delle risorse e degli investimenti ha fatto sì che Singapore divenisse un vero e proprio hub commerciale, snodo strategico di fondamentale importanza per il commercio. Oggi, il Paese vive essenzialmente di esportazioni, in particolare nel settore manufatturiero, ma altrettanto sviluppato è il settore dei servizi, soprattutto finanziari.

La grande libertà concessa alle imprese e agli investitori esteri rende oggi Singapore una delle economie più libere del mondo, favorita anche da una qualità nei servizi essenziali sostanzialmente senza eguali nel mondo. Le ridotte dimensioni territoriali – nonostante la densità di popolazione più alta del mondo, seconda solo al Principato di Monaco -, unita ad un sistema di regole estremamente ferree, il cui rispetto è garantito da un Governo dal piglio fortemente autoritario, rendono oggi Singapore anche una delle Città più sicure al mondo, con il più basso tasso di criminalità.

L’alto indice di libertà economica, il basso livello di criminalità, la qualità eccellente dei servizi (dal trasporto pubblico, alla sanità, alla scuola – e una burocrazia estremamente efficiente portano Singapore al vertice dei principali index mondiali, e attualmente al terzo posto assoluto del GV INDEX.

Singapore: un'opportunità da valutare

Tassazione bassa, incentivi per le start-up ed esenzione su dividendi e capital gain rendono Singapore una delle mete più attraenti per investitori e imprenditori.

Servizi eccellenti, scuole e sanità di alto livello, oltre a una sicurezza senza pari. Tuttavia, il costo della vita è elevato.

Sistema amministrativo efficiente ma normative severe: anche infrazioni minori possono comportare sanzioni pesanti.

Perché scegliere Singapore?

1) il Business

Per tali ragioni, Singapore è una meta ideale per il business, grazie alle numerose agevolazioni per le imprese, a una tassazione molto favorevole – tra le migliori in rapporto al PIL – e a un mercato tra i più aperti e fiorenti al mondo.

In effetti a Singapore vige un sistema fiscale di tipo territoriale, che tassa solo i proventi prodotti all’interno del Paese; lo fa, oltretutto, con aliquote molto abbordabili rispetto ad altri Paesi ugualmente ricchi: i redditi delle persone fisiche sono tassate con aliquote progressive che non superano il 22%, mentre le società scontano un’imposta del 17%. Dividendi e capital gain sono esenti da imposta, così come le successioni. L’Iva è al 7%.

Inoltre, le start up sono fortemente incentivate, potendo godere di un’esenzione totale dall’imposta, nei primi tre anni di attività, per i primi 100 mila dollari e del 50% sui successivi 200 mila. Ci sono poi incentivi per le industrie di nuova costituzione che possono arrivare a garantire l’esenzione totale dalle imposte addirittura per i primi 15 anni di attività, oltre che garanzie di esenzione da imposta per il 100% degli investimenti in attività lavorative di qualunque tipo.

Tutte condizioni che rendono Singapore il polo forse più attrattivo del mondo per investimenti e opportunità di business.

2) Le famiglie

Singapore è però anche una destinazione ideale per la relocation della propria famiglia, quale che sia la vostra provenienza.

In primo luogo, a Singapore una delle lingue ufficiali è l’inglese, parlato o comunque compreso dalla stragrande maggioranza della popolazione. Inoltre, le famiglie possono contare su un sistema efficiente, sicuro ed estremamente sviluppato praticamente in tutti i settori: i servizi pubblici sono tra i più all’avanguardia del mondo, il sistema scolastico è di altissima qualità, il sistema sanitario estremamente efficiente.

Le leggi sono estremamente ferree, ma questo comporta anche un sistema giudiziario ordinato e rapido e di conseguenza un bassissimo tasso di criminalità.

Come risvolto della medaglia, non bisogna tralasciare che Singapore ha però un costo della vita molto elevato e quindi potrebbe non essere alla portata di tutti; le stesse offerte di residenza permanente tramite investimento hanno requisiti molto elevati e spesso richiedono investimenti superiori alle decine di milioni di dollari. Inoltre, l’estrema rigidità del sistema può cagionare problemi con le autorità, che prevede multe salate o addirittura l’arresto per infrazioni considerate minori altrove e che ancora oggi prevede sia la punizione corporale che la pena di morte.

Singapore è infatti formalmente considerata una democrazia, ma è di fatto soggetta a un regime autoritario che si autoalimenta al governo grazie ad un sistema politico tutt’altro che trasparente e pluralista.

 

Conclusioni

L’Hub finanziario e commerciale di Singapore costituisce dunque ad oggi una delle più interessanti realtà mondiali per quanto riguarda le opportunità di business e allo stesso tempo un’ottima meta per una relocation o un piano B. Certo, non è esattamente un Paese alla portata di tutti, soprattutto per il costo della vita che è particolarmente elevato, e può in effetti presentare alcune criticità per via della rigidezza del sistema giudiziario, amministrativo e penale.

Per tali ragioni, una eventuale pianificazione societaria e personale che preveda un trasferimento sia del proprio business che della propria famiglia a Singapore va valutata con attenzione, avendo riguardo a numerosi dettagli apparentemente poco rilevanti.

Forte della stabile collaborazione con il Paese e della presenza in loco tramite un nostro desk office, lo Studio GV può fornirvi una consulenza completa oltre che una competente fase di follow up per realizzare la vostra relocation a Singapore.

Se siete interessati, contattateci tramite il form.

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