Modi per ottenere un passaporto

Il passaporto è il documento di viaggio che attesta l’appartenenza di un individuo ad un determinato Stato e viene fornito una volta ottenuta la cittadinanza di quello Stato.

In questo articolo forniamo alcuni chiarimenti in merito alle più comuni domande che sorgono sul tema passaporto: come si entra in possesso di un passaporto? Posso avere più passaporti allo stesso tempo? Esistono regole diverse per l’acquisto del passaporto a seconda dei vari Paesi?

Premessa

Come anticipato avere il passaporto di uno Stato significa essere cittadino di quello Stato, e la cittadinanza è lo status legale e politico di un individuo che conferisce diritti e doveri specifici all’interno dello Stato di appartenenza.

La cittadinanza, e quindi il passaporto, si acquisisce solitamente per nascita all’interno del territorio dello Stato oppure per naturalizzazione, ovvero dopo aver trascorso un determinato periodo di tempo come residente nel Paese.

Va detto che ogni Paese ha i propri requisiti e criteri per concedere la cittadinanza, che generalmente includono criteri come la durata della residenza, la conoscenza della lingua e della cultura.

La cittadinanza offre numerosi vantaggi, come il diritto di voto, viaggi illimitati con passaporto, accesso alle prestazioni di assistenza sociale e protezione da parte del governo a livello internazionale.

Essere un cittadino significa essere stato ufficialmente riconosciuto come appartenente a un determinato Paese, Stato o gruppo di Stati; ovviamente insieme ai diritti si acquisiscono anche specifici doveri, tra cui rispettare le leggi dello Stato e pagare le tasse.

Essendo oggi riconosciuta la possibilità di ottenere la doppia cittadinanza nella maggior parte dei Paesi di tutto il mondo, seppur con alcune limitazioni, è quindi consentito richiedere e possedere più di un passaporto, con ottimi vantaggi in tema di diversificazione.

Entriamo ora nel dettaglio andando ad analizzare i diversi modi per ottenere un passaporto.

Cittadinanza ius soli

Il principio dello ius soli (dal latino “diritto del suolo”) prevede che la cittadinanza sia acquisita per il fatto di essere nati sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza dei genitori. La cittadinanza, quindi, è legata al luogo di nascita.

Questo modo d’acquisto della cittadinanza è tipico soprattutto dei Paesi del continente americano come USA, Canada, Messico, Argentina e Brasile, mentre ad oggi in nessun Paese europeo vige lo ius soli “puro”: per ottenere la cittadinanza infatti non basta essere nati nel territorio dello Stato, ma bisogna avere altri requisiti o rientrare in particolari casi o eccezioni espressamente previsti dalla legge.

Si parla in questi casi di diverse forme di ius soli “temperato” o “condizionato”, vigente in Paesi quali il Belgio, la Germania, il Portogallo e Irlanda dove si acquisisce la cittadinanza alla nascita se i genitori, seppur stranieri, abbiano risieduto nel Paese per un certo periodo di tempo.

In altri Paesi, invece, come la Francia, il Lussemburgo, la Spagna e i Paesi Bassi, lo ius soli condizionato richiede che almeno uno dei due genitori sia nato nel Paese in questione e la cittadinanza può essere acquisita una volta compiuta la maggior età automaticamente o a seguito di apposita richiesta.

Tuttavia, è bene ricordare che ogni Paese ha la propria specifica normativa in materia con diversi requisiti e tempi per l’ottenimento della cittadinanza e del passaporto.

Cittadinanza ius sanguinis

Non in tutti i Paesi, quindi, vige la regola dello ius soli per l’acquisto della cittadinanza, in forza della quale chi nasce nel territorio di uno Stato acquista automaticamente la cittadinanza di quel Paese.

Specie in riferimento ai Paesi dell’UE, prevale invece il principio dello ius sanguinis per cui la cittadinanza di un individuo viene acquisita per discendenza o filiazione.

La cittadinanza basata sullo ius sanguinis (o «diritto del sangue») indica appunto la trasmissione alla prole della cittadinanza del genitore, sulla base pertanto della discendenza e non del luogo di nascita.

In più alcuni Paesi che prevedono la trasmissione della cittadinanza iure sanguinis, offrono inoltre la possibilità di ottenere la cittadinanza per discendenza in favore di chi può dimostrare di avere un ascendente in linea retta cittadino di quel Paese, facendo apposita istanza di riconoscimento della cittadinanza con allegata la documentazione richiesta a prova della parentela e del soddisfacimento dei requisiti previsti dalla legge del Paese.

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Cittadinanza per investimento (CBI programs)

Alcuni Paesi offrono programmi di cittadinanza per investimento (Citizenship by Investments programs) che consentono alle persone di ottenere la cittadinanza in un determinato Paese investendo nell’economia o nel mercato immobiliare di quello Stato.

I programmi di cittadinanza per investimento cambiano continuamente sotto la vigilanza della Commissione dell’UE, vengono modificati i requisiti o gli importi minimi (come avvenuto per i CBI dei Paesi caraibici) e negli ultimi anni ne sono stati chiusi alcuni ed aperti di nuovi.  

I CBI coprono tutto il mondo dai Caraibi con St. Kitts e Nevis, El Salvador e Antigua e Barbuda, all’Europa con Malta e Turchia, all’Oceania con Vanuatu ed il recentissimo Nauru.

Ogni programma ha requisiti particolari, con importi di investimento che vanno da un minimo di 130.000 dollari fino a 2 milioni di dollari.

La maggior parte dei Paesi non richiede di trascorrere un lungo periodo di tempo lì per ottenere la cittadinanza. A Malta, ad esempio, basta trascorrere alcune settimane con un permesso di soggiorno prima di diventare cittadino.

Cittadinanza per naturalizzazione

Generalmente la cittadinanza per naturalizzazione si ottiene a seguito di un lungo periodo di residenza all’interno del Paese.

Questo modo di ottenere la cittadinanza di un determinato Paese non dipende né dal luogo di nascita, né dalla cittadinanza dei genitori, anche se questi fattori possono comportare delle variazioni per quanto riguarda le tempistiche di ottenimento del passaporto.

Mediamente la cittadinanza per naturalizzazione richiede dai 5 ai 10 anni di residenza sul territorio in caso di Paesi Europei, mentre la media è più breve per gli Stati d’oltreoceano, in particolare dell’America del Sud.

In alcuni Paesi è previsto inoltre un percorso alternativo che consiste nell’ottenere un permesso di soggiorno temporaneo o permanente, senza essere costretto a soggiornarvi, ma con l’unico obbligo di tornarci almeno una volta all’anno o una volta ogni sei mesi in base alle normative del Paese.

Trascorso un determinato periodo di tempo che generalmente va dai tre ai cinque anni, e superato un test di lingua o di storia, sarà possibile presentare la domanda di naturalizzazione.

Questa possibilità è offerta in determinati Paesi in via di sviluppo e principalmente interessa gli imprenditori e gli investitori che desiderano ottenere una seconda cittadinanza senza dover trasferirsi in un altro Paese per molti anni.

Nella maggior parte dei Paesi sviluppati, come detto, si dovrà comunque rimanere all’interno del Paese per un periodo di tempo più lungo.

Cittadinanza per matrimonio

Una delle opzioni per velocizzare le tempistiche legate all’ottenimento del passaporto di un Paese per naturalizzazione, è rappresentata dalla possibilità di fare richiesta di cittadinanza a seguito di matrimonio con un soggetto cittadino di quel Paese. 

In Italia, ad esempio, il coniuge, straniero o apolide, può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni se residente all’estero.

Numerosi sono i Paesi che offrono questa opportunità, in particolare nel Sud America, e le tempistiche possono ridursi ulteriormente in caso di presenza di figli nati o adottati dalla coppia di coniugi.

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