Tassa Super-Ricchi: la nuova frontiera della giustizia fiscale

La crescente disuguaglianza di reddito e patrimonio ha spinto molti Paesi a considerare l’introduzione di una tassa sui super-ricchi. Questa misura mira a colpire i patrimoni e i redditi più elevati, potenzialmente generando enormi entrate fiscali e promuovendo una maggiore equità.

In questo articolo esaminiamo le posizioni dei diversi Paesi sulla questione e le proposte in discussione, dal sostegno globale a proposte locali, fino alle resistenze e alle controversie.

Impatto potenziale della Tassa e le proposte

Il contrasto alle disuguaglianze di reddito e di ricchezza è un tema sempre più presente nell’agenda politica di molti Paesi.

La tassa sui super-ricchi mira a colpire i contribuenti con i patrimoni o i redditi più elevati, che includono proprietà immobiliari, azioni, obbligazioni, partecipazioni aziendali e altri investimenti.

Secondo l’EU Tax Observatory, una sovrattassa del 2% sul patrimonio complessivo di 7,7, trilioni di dollari dei 500 più ricchi al mondo potrebbe generare circa 250 miliardi di dollari all’anno. Di fatto, la proposta di una tassa minima globale del 2% sui miliardari è stata avanzata dal Presidente del Brasile al G20 di Rio de Janeiro, e sta rapidamente riscontrando pareri favorevoli anche tra i grandi Paesi europei, come la Francia e ora anche la Germania e la Spagna, ai quali si aggiunge il sostegno del Sud Africa.

L’obiettivo è tassare quei patrimoni sopra i 100 milioni di dollari e invertire la rotta rispetto a sistemi fiscali che al momento li favoriscono consentendo loro di pagare meno tasse rispetto alla classe media e alle fasce meno abbienti.

Non tutti i Paesi però si sono dimostrati favorevoli.

I punti salienti della Tassa sui super-ricchi

Tassa globale

Proposta di tassa globale del 2% sui miliardari per ridurre disuguaglianze.

Sostegno internazionale

Paesi come Francia, Germania e Sud Africa appoggiano la tassa patrimoniale globale.

Proposte fiscali specifiche

Diverse nazioni, da USA a Svizzera, hanno introdotto o stanno valutando nuove tasse.

Le posizioni dei Paesi

Stati Uniti

Gli Stati Uniti hanno dichiarato di non ritenere necessaria una coordinazione internazionale per una tassazione globale, e che sarebbe più opportuna una tassazione progressiva, portata avanti da ciascun Paese in autonomia. Durante l’amministrazione Biden, gli USA hanno proposto di aumentare significativamente le tasse sugli americani ad alto reddito portando al 25% l’aliquota federale sui guadagni – comprese le plusvalenze non realizzate – di chi ha un patrimonio superiore a 100 milioni di dollari.

Unione Europea

L’Unione Europea sta valutando una direttiva comunitaria che propone una tassa patrimoniale per finanziare la transizione ecologica, sostenuta da una petizione con 200.000 firme. L’Osservatorio fiscale dell’UE ha suggerito un’imposta minima annua del 2% sulla ricchezza superiore a 1 miliardo di euro. Questa proposta è sostenuta da una coalizione che include un appello da parte di 134 economisti italiani per una tassa patrimoniale sui super-ricchi, sostenuto da Oxfam e una campagna di raccolta firme, nonché l’approvazione dei Ministri delle Finanze di Francia, Germania, Spagna, Sudafrica e Brasile.

Svizzera

In Svizzera, una prossima votazione popolare deciderà se applicare un’aliquota d’imposta del 50% sulle successioni di valore superiore a 50 milioni di franchi svizzeri. La proposta lanciata dalla Gioventù socialista (Giso) ha raccolto più di 130mila firme e si è dunque tradotta in un referendum. I proventi, stimati nell’ordine dei 6 miliardi di franchi all’anno a scapito di circa 2mila persone, verrebbero poi impiegati da Confederazione e Cantoni per fronteggiare le sfide della crisi climatica e finanziare la transizione energetica per ridurre le emissioni.

Francia

In Francia l’estrema sinistra francese, uscita vittoriosa dalle urne, propone di aumentare fino al 90% le tasse per tutti i redditi superiori a 400mila euro, lasciando i residenti più ricchi del Paese sempre più preoccupati per il potenziale di instabilità politica e fiscale, tanto che molti individui con un patrimonio netto elevato (HNWI) stanno prendendo in considerazione l’idea di lasciare il Paese. Gli HNWI francesi temono che il legislatore possa annullare le agevolazioni fiscali a fronte di politiche che prevedono aliquote fiscali esorbitanti, una più ampia imposta patrimoniale, il ripristino di una tassa in uscita e una revisione della normativa sulla successione con l’introduzione di un tetto all’eredità.

Spagna

La Spagna ha introdotto una tassa del 3,5% sui patrimoni superiori a 3,7 milioni di euro. Per il momento, l’imposta ha riguardato gli anni fiscali 2022 e 2023, ma potrebbe essere riscossa anche in futuro.

Canada

In Canada il governo federale sta aumentando l’aliquota di inclusione sul capital gain passando dall’attuale 50% al 66% sulle plusvalenze superiori a 250.000 dollari realizzate annualmente dalle persone fisiche e su tutte le plusvalenze realizzate da società e trust.

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Raccomandazioni del Fondo Monetario Internazionale

Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha pubblicato una guida, intitolata “How to Tax Wealth”, su come intraprendere riforme fiscali efficaci per ridistribuire la ricchezza senza danneggiare l’economia. Questa proposta mette in luce diverse modalità di tassazione dei super-ricchi, ovvero l’1% più facoltoso della popolazione, che spesso detiene una quota sproporzionata della ricchezza globale.

Tra le principali soluzioni per tassare i super-ricchi:

  • Introduzione di un’imposta sul reddito da capitale, tramite tassazione dei guadagni derivanti da investimenti e altri redditi da capitale;
  • Prelievo sui patrimoni, ovvero l’applicazione di un’imposta sul valore netto dei patrimoni personali;
  • Inasprire la tassazione sulle successioni, rafforzando le imposte sulle eredità e sulle donazioni per limitare l’accumulo dinastico di ricchezza.

Il Fondo Monetario raccomanda gli Stati affinché intervengano sul miglioramento della tassazione del reddito da capitale piuttosto che introdurre nuove imposte sul patrimonio.

Conclusioni

L’argomento è attualmente molto dibattuto e considerando l’ammontare previsto di trasferimenti di ricchezza di molte decine di trilioni di dollari nei prossimi 20 anni, sarà sempre più in discussione considerando le enormi sfide che l’umanità deve finanziare (transizione ecologica, difesa, assistenza sanitaria e sociale, ecc.).

E tu cosa ne pensi, è giusto tassare i super ricchi? Quale sarebbe la soluzione migliore? Alla luce di tutto ciò, stai pianificando la protezione patrimoniale e la successione ereditaria per tempo?

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