Residenza e Cittadinanza: differenze e vantaggi

Qual è la differenza tra residenza e cittadinanza? Perché conviene avere una seconda residenza? E quali sono i benefici fiscali? I passaporti sono tutti uguali?

La residenza e la cittadinanza sono concetti distinti, ma strettamente legati nel contesto delle questioni legali e fiscali.

Alla base dell’attività di consulenza, programmazione e pianificazione degli investimenti in favore del cliente expat, questi concetti hanno fondamentale importanza, ma spesso possono generare confusione, per cui è opportuno fare chiarezza.

In questo articolo vi spieghiamo tutto quello che c’è da sapere.

Indice

Cos'è la residenza?

La residenza si riferisce allo stato giuridico delle persone che risiedono in un luogo specifico, garantendo loro il diritto di vivere e lavorare, anche senza essere in possesso della cittadinanza.

A seconda del Paese, la residenza conferisce spesso diversi vantaggi, tra cui l’accesso all’assistenza sanitaria, opportunità di lavoro, istruzione, proprietà immobiliari e opzioni di investimento.

Residenza temporanea / residenza permanente

La residenza può essere temporanea o permanente, a seconda del tipo di permesso di soggiorno, di breve o lungo periodo.

Una residenza temporanea è spesso il primo passo necessario per ottenere lo status di residenza permanente. La durata della maggior parte dei permessi di soggiorno temporanei varia da uno a cinque anni o piĂą, in base alle politiche del Paese. Alcuni Paesi richiedono di rimanere nel loro territorio per un determinato numero di giorni all’anno per mantenere il permesso. Tuttavia, pochi giorni sono sufficienti per Paesi come Panama o Colombia.

Gli Stati Uniti ad esempio rilasciano la Green Card che dĂ  lo status di residenza permanente, ma è richiesto di risiedere nel Paese per almeno 10-11 mesi all’anno, altrimenti il ​​permesso potrebbe essere annullato. Altri Paesi come la Grecia invece, offrono un programma d’investimento in proprietĂ  ed attivitĂ  del Paese, che consente di acquisire un permesso di soggiorno permanente senza dover soggiornarvi fisicamente.

Ottenere lo status di residente con un permesso di soggiorno permanente consente di rimanere legalmente in un Paese e di ottenere in seguito la cittadinanza. Lo status di residente permanente non implica automaticamente essere residente a fini fiscali.

Residenza fiscale

La residenza fiscale si riferisce al luogo in cui un individuo viene considerato fiscalmente domiciliato o residente a fini fiscali, ovvero il luogo in cui è soggetto all’obbligo di pagare le tasse. A tal fine si tiene in considerazione il periodo di tempo trascorso nel Paese e altri fattori come il luogo di dimora abituale, l’attività economica e i legami familiari.

Le leggi fiscali variano da Paese a Paese, e la determinazione della residenza fiscale può essere complessa. Come detto, il possesso del permesso di soggiorno non comporta automaticamente obblighi o benefici fiscali – occorre essere considerato fiscalmente residente.

Alcuni Paesi richiedono solo un giorno di soggiorno per essere considerato residente fiscale, mentre altri richiedono fino a 30 giorni. La maggior parte dei Paesi ha una soglia di residenza fiscale compresa tra 90 e 180 giorni.

Un’attenta pianificazione strategica consente di usufruire i benefici fiscali dei Paesi con aliquote fiscali basse, e di evitare le doppie imposizioni. Negli ultimi anni si è sempre più sviluppata la richiesta della seconda residenza, non solo per vivere all’estero, ma anche per ottimizzare il carico fiscale e accedere a nuove prospettive di investimento.

Visto d'oro

I visti d’oro o golden Visa sono un tipo di residenza “acquistata” attraverso programmi di investimento.

Fondamentalmente, questi visti d’oro sono programmi di residenza offerti da vari Paesi, principalmente in Europa, dove viene fornita la residenza legale a coloro che investono nel loro Paese. Il diritto alla residenza quindi può essere ottenuto acquistando una casa, facendo un investimento o una donazione, a volte senza nemmeno dover vivere in quel Paese.

Ci sono numerosi vantaggi che derivano da un visto d’oro, incluso il diritto di viaggiare e condurre affari all’interno della regione, inclusa l’area Schengen europea, e l’opportunitĂ  di creare ricchezza. Diversi Paesi dell’UE offrono questo tipo di permesso di soggiorno per investimento, tra cui Malta, Spagna e Grecia.

Residenza vs. Cittadinanza

Residenza

Permette di vivere e lavorare in un Paese, senza i diritti politici della cittadinanza.

Cittadinanza

Status legale che conferisce pieni diritti e doveri, come il diritto di voto.

Differenze fiscali

La residenza influisce su obblighi fiscali; la cittadinanza - sui diritti politici e sociali.

Cos'è la cittadinanza?

La cittadinanza è lo status legale e politico di un individuo che conferisce diritti e doveri specifici all’interno dello Stato di appartenenza.

La cittadinanza si acquisisce solitamente per nascita all’interno del territorio dello Stato o per naturalizzazione, ma ogni Paese ha i propri requisiti e criteri per ottenere la cittadinanza che generalmente includono criteri come la durata della residenza, la conoscenza della lingua e della cultura.

La cittadinanza offre numerosi vantaggi, come il diritto di voto, viaggi illimitati con passaporto, accesso alle prestazioni di assistenza sociale e protezione da parte del governo. Essere un cittadino significa essere stato ufficialmente riconosciuto come appartenente a un determinato Paese, Stato o gruppo di Stati.

Insieme ai diritti si acquisiscono anche determinati doveri, tra cui rispettare le leggi dello Stato e pagare le tasse. Per questo, ottenere una seconda cittadinanza è fondamentale per la diversificazione internazionale e per abbattere le uscite derivanti dagli obblighi fiscali, anche se è bene sapere che avere più passaporti non consente di per sé di evitare totalmente le imposizioni fiscali del proprio Paese d’origine. Infatti, sebbene solo i cittadini statunitensi ed eritrei debbano rinunciare alla propria cittadinanza per eludere il regime fiscale del proprio governo, altre nazioni rendono difficile ottenere lo status fiscale di non residenti.

Cittadinanza per investimento (CBI Programs)

Come per i visti d’oro per la residenza, esiste anche un programma di cittadinanza per investimento (Citizenship by Investments programs) che consente alle persone di ottenere la cittadinanza in un determinato Paese investendo nell’economia o nel mercato immobiliare di quella nazione. In questo caso si parla di “passaporti d’oro”.

I programmi di cittadinanza per investimento che accompagnano la cittadinanza cambiano continuamente, e va detto che negli ultimi anni la Commissione dell’UE si è dimostrata contraria a questa pratica. Tra i piĂą longevi citiamo St. Kitts e Nevis e Dominica, e in Europa – Malta.

Ogni programma ha requisiti particolari, con importi di investimento che vanno da $ 100.000 a $ 600.000, fino a 1 milione $. La maggior parte dei Paesi non richiede di trascorrere un lungo periodo di tempo lì per ottenere la cittadinanza. A Malta, ad esempio, basta trascorrere alcune settimane con un permesso di soggiorno prima di diventare cittadino.

Cittadinanza per discendenza

Non in tutti i Paesi vige la regola dello ius soli per l’acquisto della cittadinanza, in forza della quale chi nasce nel territorio di uno stato acquista automaticamente la cittadinanza di quel Paese.

Alcuni Paesi, come l’Italia, l’Irlanda e la Polonia, invece, adottano il criterio dell’acquisto della cittadinanza per discendenza per cui l’expat con un ascendente cittadino di questi Paesi potrebbe avere diritto a un secondo passaporto, che offre vantaggi come tasse ridotte, diversificazione, accesso a nuovi mercati di investimento e maggiore libertà.

Cittadinanza per naturalizzazione

Generalmente, la cittadinanza per naturalizzazione si ottiene a seguito di un lungo periodo di residenza all’interno del Paese.

In alcuni Paesi è previsto un percorso alternativo che consiste nell’ottenere un permesso di soggiorno temporaneo o permanente, senza essere costretto a soggiornarvi, ma con l’unico obbligo di tornarci almeno una volta all’anno o una volta ogni sei mesi in base alle normative del Paese.

Trascorso un determinato periodo di tempo che, generalmente, va dai tre ai cinque anni, e superato un test di lingua o di storia, sarà possibile presentare la domanda di naturalizzazione. Questa possibilità è offerta in determinati Paesi in via di sviluppo e principalmente interessa gli imprenditori e gli investitori che desiderano ottenere una seconda cittadinanza senza dover trasferirsi in un altro Paese per molti anni.

Nella maggior parte dei Paesi sviluppati si dovrĂ  comunque rimanere all’interno del Paese per un lungo periodo di tempo.

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Visto, permesso di soggiorno e passaporto

Il visto, il permesso di soggiorno ed il passaporto sono i documenti che attestano:

  • il regolare ingresso in un determinato Paese (visto),
  • la regolare permanenza sul territorio dello stato per un determinato periodo (permesso di soggiorno).

 
Esistono numerose tipologie di visto corrispondenti ai motivi d’ingresso nel Paese: adozione, studio, lavoro, turismo, cure mediche, ecc. Allo stesso modo anche il permesso di soggiorno viene rilasciato sulla base di motivi che hanno portato all’ingresso nel Paese e che ne giustificano il protrarsi della permanenza.

Attenzione: generalmente il permesso di soggiorno non attesta la residenza legale richiesta ai fini dell’ottenimento del permesso di soggiorno permanente e della cittadinanza!

Il passaporto è, invece, il documento di viaggio che viene fornito una volta acquistata la cittadinanza di uno Stato. Il concetto fondamentale alla base dell’importanza di acquisire un secondo passaporto può essere riassunto in una parola: diversificazione.

Esistono vari livelli di classificazione del passaporto dei vari Paesi, a seconda delle modalità di acquisto, dei vantaggi e dei Paesi a cui il passaporto permette di accedere. Ad esempio, tra i passaporti più potenti che aprono più frontiere senza necessità di un visto troviamo Singapore, Germania, Italia e Spagna che consentono l’accesso a circa 190 Paesi in tutto il mondo.

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