4 principali Sistemi di Tassazione internazionali: la Guida fiscale

Nel contesto della globalizzazione e della crescente mobilità internazionale, comprendere i vari sistemi di tassazione adottati dai diversi Paesi è fondamentale per ottimizzare la propria strategia fiscale.

Ogni nazione ha il proprio approccio alla tassazione, che può influenzare significativamente le decisioni di residenza e investimento.

In questo articolo, esploreremo i principali sistemi fiscali: il principio di tassazione mondiale (worldwide), il principio territoriale, il sistema non-dom e la tassazione basata sulla cittadinanza. Analizzeremo come ciascun sistema impatta sugli obblighi fiscali delle persone fisiche e delle imprese, offrendo una panoramica utile per la pianificazione fiscale internazionale.

Come funzionano i sistemi di tassazione nel mondo?

Nell’era della globalizzazione, sempre più frequentemente si affrontano tematiche legate alla fiscalità internazionale che interessano diversi Paesi in connessione tra loro. Le diverse discipline fiscali interne ai singoli Paesi spesso possono creare ai soggetti coinvolti complessità e difficoltà nel comprendere la giusta strategia da intraprendere per minimizzare il carico fiscale.

Per questo stesso motivo, però, tale criticità può portarsi dietro anche grandi opportunità, soprattutto per chi intende internazionalizzare il proprio business o crearsi un “piano B”. Si tratta, dunque, di un settore di estrema importanza strategica.

Per poter comprendere al meglio i possibili vantaggi fiscali offerti dai vari Paesi, è però necessario comprendere in generale come funzionano i sistemi di tassazione nel mondo e, soprattutto, come si intrecciano tra loro quando un soggetto ha interessi personali e/o imprenditoriali in più Paesi differenti.

Ad esempio, se il Paese dove lavoro o quello in cui percepisco le entrate non coincidono con il mio Paese di residenza, in quale Paese sono tenuto a pagare le imposte sui redditi? Quale Paese ha diritto a tassare i redditi percepiti da persone fisiche e società?

Per capirlo occorre preliminarmente analizzare i quattro diversi sistemi fiscali adottati dai vari Paesi nel mondo:

  1. Paesi che hanno una tassazione basata sul “worldwide taxation principle“, ossia sul concetto di residenza;
  2. Paesi che hanno una tassazione territoriale, ovvero tassazione del reddito nello Stato della fonte;
  3. Paesi che hanno un sistema “non dom” (non domiciliato) ispirato alle tradizioni anglosassoni, in cui sono combinati il sistema worldwide ed il sistema territoriale;
  4. Paesi che hanno una tassazione basata sulla cittadinanza (solo due Paesi al mondo: gli Stati Uniti e l’Eritrea).

Sistemi fiscali basati su:

Residenza

Reddito

Non-Dom

Cittadinanza

I 4 principali sistemi di tassazione

In ambito internazionale, la tassazione dei redditi può seguire diversi criteri di imputazione nei confronti sia delle persone fisiche che degli enti societari. Analizziamoli ora più nel dettaglio.

1) Principio di tassazione in base alla residenza fiscale del soggetto percettore del reddito (world-wide taxation principle)

In un sistema fiscale basato sulla residenza fiscale, le persone fisiche e le imprese sono tassate sui loro redditi e guadagni globali, indipendentemente dal fatto che siano stati generati all’interno o all’esterno del Paese in cui risiedono.

Questo tipo di tassazione è il più diffuso al mondo ed è applicato dalla maggioranza degli Stati europei e mondiali. La worldwide taxation stabilisce che tutti i residenti in un dato Paese devono pagare le tasse su tutte le fonti di reddito, sia quelle che hanno origine nel territorio dello Stato che quelle originate fuori dal territorio dello Stato.

2) Principio di tassazione su base territoriale del reddito (source-based taxation principle)

In un sistema fiscale territoriale, le persone fisiche e le imprese sono tassate solamente sui redditi e sui guadagni generati all’interno del territorio del Paese in cui risiedono. In altre parole, solo i redditi generati all’interno dei confini del Paese sono soggetti a tassazione.

Questo vuol dire che vi sono persone o enti la cui residenza fiscale si trova in un Paese, ma la loro attività è effettivamente svolta in un altro Paese e il loro reddito viene assoggettato a tassazione in quest’ultimo Paese.

Il principio di imputazione territoriale del reddito prevede che un soggetto o un ente si veda assoggettare a tassazione soltanto i redditi che derivano da fonte residente in quel Paese. I redditi che, invece, derivano dall’estero non sono soggetti a tassazione nello Stato che prevede una tassazione territoriale dei redditi.

Tra i Paesi che applicano il sistema di tassazione territoriale segnaliamo:

ANTIGUA E BARBUDA, BAHREIN, MONACO, SINGAPORE, MALESIA, PANAMA, EL SALVADOR

3) Sistema di tassazione “non dom”

Questo tipo di tassazione denominato “non dom”, utilizzato principalmente in Paesi come Gran Bretagna, Portogallo, Irlanda e Malta (dove, peraltro, le recenti modifiche ne hanno sensibilmente ridotto la portata) costituisce un’interessante combinazione di tassazione territoriale e di residenza.

Esso prevede che i cittadini del Paese siano soggetti all’imposizione fiscale come nel sistema della residenza, ma con la particolarità che gli stranieri possono godere dei vantaggi della tassazione territoriale.

Questo comporta che, a differenza dei cittadini del Paese, gli stranieri ivi residenti fiscalmente beneficiano di agevolazioni fiscali che consentono loro di pagare le imposte solo sui redditi percepiti nel Paese (in alcuni casi anche tramite l’imposizione di un’aliquota fiscale fissa) con esclusione dei redditi di fonte estera.

Tuttavia, nella maggior parte dei casi viene applicata la clausola di trasferimento, per cui il reddito estero è esente da tassazione fintanto che non viene trasferito o introdotto nel Paese.

Tutto il denaro detenuto in conti esteri rimarrà esentasse.

4) Tassazione sulla cittadinanza

Esistono due Paesi al mondo che adottano il criterio della cittadinanza: gli Stati Uniti e l’Eritrea applicano un’imposizione fiscale a tutti i propri cittadini, a prescindere dal Paese in cui questi sono residenti o in cui il reddito viene da essi generato.

In particolare, le persone fisiche residenti fiscalmente negli Stati Uniti sono soggette a tassazione sul loro reddito qualunque ne sia la fonte e in qualunque parte del mondo sia stato prodotto, mentre le persone fisiche non residenti sono tassate soltanto sul reddito di fonte statunitense.

In base alla disciplina federale, ai fini delle imposte sul reddito, una persona fisica si considera fiscalmente residente negli Stati Uniti se soddisfa una delle seguenti condizioni:

  • se ha la cittadinanza americana;
  • se ha ottenuto la residenza negli Stati Uniti (c.d. green card);
  • se permane sul territorio nazionale per almeno 183 giorni nel corso di un anno solare;
  • se supera il c.d. “substantial presence test” o “cumulative presence test” che consiste nella somma del totale dei giorni che la persona è presente negli Stati Uniti nell’anno di riferimento più un terzo dei giorni in cui è stato presente nell’anno precedente e un sesto dei giorni dell’anno ancora precedente. Se la somma ottenuta è uguale o superiore a 183 giorni, il soggetto viene considerato fiscalmente residente.


Questo comporta che un cittadino degli Stati Uniti sarà sempre tassato dal Fisco USA ovunque si trovi nel mondo e anche senza aver alcun collegamento/interesse economico/legame familiare con il proprio Paese, a meno che non decida di rinunciare alla cittadinanza americana.

Analogamente, anche l’Eritrea ha adottato un sistema di tassazione basato sul criterio della cittadinanza per cui i redditi prodotti dai propri cittadini, anche se residenti all’estero, saranno tassati al 2% dal Paese africano.

Eccezioni

Ci sono infine molti Paesi che rientrano ampiamente in uno o due di questi sistemi, ma presentano alcune eccezioni.

Ad esempio, ci sono Paesi che riducono il carico fiscale a partire da una determinata somma (come l’Isola di Man) o che tassano solo alcuni redditi generati al di fuori del Paese, ad esempio interessi e dividendi (come l’Uruguay).

Altri Paesi ancora, conosciuti come “paradisi fiscali”, non applicano imposte sul reddito, o quasi, ed offrono agevolazioni per individui e società al fine di minimizzare l’imposizione fiscale.

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Conclusioni

Il sistema fiscale mondiale, come visto, è estremamente variegato e complesso, ma offre grandi opportunità per ottimizzare il proprio carico fiscale e il proprio business. Con la giusta pianificazione, è possibile ottenere vantaggi fiscali assolutamente legali e organizzare strategie di lungo termine.

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